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Girando per il centro di Amsterdam li avrete visti e magari vi sarete anche chiesti cosa ci fanno quegli specchi, da camionista vecchio stile, di fianco alle finestre.

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Il punto è che in queste case vecchie, finché ci abita gente normale, anziani, studenti, famiglie a equo canone, non puoi fare molto per sistemarle, perché costa un botto e i permessi sono una cosa lunga e complicata. Significa che le finestre spesso, o per conformazione o per vecchiaia non le puoi aprire per affacciarti a vedere chi ti suona alla porta, tanti scalini ripidi più in basso, e magari manco hai voglia di scendere ogni volta. Significa che un citofono manca e allora la gente si arrangia come può, con un cordino con le carrucole che lo tiri da sopra e ti tira indietro il nottolino della porta, aprendolo.

Ma mica ti metti ad aprire la porta a chiunque senza guardare? Allora visto che non ti puoi sporgere, metti uno specchio inclinato in maniera tale da permetterti di guardare sotto e decidere se apri o meno.

E se qualche volta trovate un gatto in paziente attesa davanti una porta, suonate per chiedere se è il loro. Spesso infatti gatti e padroni sanno che il passante gentile lo fa, e visto il gatto di sotto, il padrone tira la cordicella e lo fa entrare. Poi il passante gentile, eventualmente, la richiude alle sue spalle.

Si tratta di un residuo di tempi pre-cellulare, ma anche per aprire al postino, specie per le persone anziane, è un trucco utile.

E la cosa più carina è il nome di questo tipo di specchi: spionnen, che è un po’ come il nostro spioncino. (Poi che servano anche per farsi i fatti del vicinato senza far vedere che stai spiando alla finestra, anche questa è una delle applicazioni possibili, vero).

4 comments

  1. A Bologna aprire la porta al suono del campanello si dice ancora “dare il tiro”, perché una volta appunto si tirava il cordino e anche noi sotto i portici abbiamo ancora gli specchietti: non ti puoi sporgere dalla finestra perche’ se sei a piano terra hai le grate! 😐 Cosí suoniamo il citafono : “sono io, mi dai il tiro?” 🙂

  2. Bellissimo 🙂
    Il contrario che da noi: ieri camminavo per strada e ho visto un bambino suonare al citofono di casa SUA e la madre fa: “chi è?” e lui: “sono luca!” e lei: “non ti vedo, salta” e lui salta un paio di volte, e lei: “adesso ti ho visto. ti apro”. spero che stessero scherzando, cmq io odio i citofoni con la telecamera, mi sembra sempre che mi stia guardando l’occhio crudele di hal 9000

  3. Ma che belle cose che si imparano qui! non ne sapevo nulla, interessante!

    ps. @clizia Qui rivendichiamo che la “Venezia del Nord” è San Pietroburgo! 😀

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