coronaNon siamo mai stati tipi da festeggiamenti orangisti e siamo presi dai turchi della dichiarazione dei redditi per cui giorno e notte e ogni momento libero cerchiamo carte e controlliamo fatture, per cui anche oggi i festeggiamenti sono passati in secondo piano. Però, un re, eh, un re, come fai a non festeggiare, soprattutto se il corteo reale in barca passa a 30 metri da casa tua?

Per cui alle 19.45 anche noi sul molo con le magliette arancioni sotto le giacche, che qui ci sarà pure un bel sole, ma specialmente al crepuscolo e in riva all’ IJ tira un’ aria malandrina. Infatti il commentatore del telegiornale si augurava che a bordo ci avessero pensato o la povera Màxima, in un vestito bellissimo, per carità, ma a spalle scoperte, rischiava un malanno. Le bambine, tutte e tre nello stesso royal blue di vestito, avevano delle mantelline in alpaca e poi sulla barca l’ aveva anche lei e a un certo punto si stringeva alle gambe la piccola e la avvolgeva in parte con la sua mantella. E Orso che adora le foto di mamme con cuccioli stile National Geographic l’ ha notato subito.

(La piccola, ah, la piccola delle tre bimbe come era contenta. Le altre anche, sorridevano, agitavano la mano, stavano ferme a guardare le esibizioni, come indubbiamente gli avranno insegnato. Forse avevano anche capito un po’ meglio di che si trattava, forse Ma la piccola sorrideva di più ed era proprio contenta, si vedeva). Comunque per sapere chi è chi nella famiglia reale olandese, si può guardare qui.

Prima però mi sono guardata la parte ufficiale su internet:

giuramento

Qui il giuramento nella Nieuwe Kerk, con Màxima in un vestito di Jan Taminiau, stilista olandese che adesso può morire felice dopo aver coronato il suo sogno di vestire una regina.

regina

Qui la regina che dopo aver annunciato che lascia tutti nelle mani del figlio, non ha potuto fare a meno, dopo l’ inno nazionale e il momento di commozione, di dire a microfoni aperti e udibilissimo:

“E adesso tutti a salutare con la mano” che 33 anni a comandare mica te li butti di dosso come una giacca vecchia.

Poi hanno fatto venire sul balcone anche le bimbe e si è visto che gli avevano messo uno sgabellino per affacciarsi:

famiglia reale

Nel frattempo noi ci siamo andati a fare un giro a NDSM-werf, che rispetto allo scorso anno c’ erano meno gente e meno attività, ma le foto lì ve le faccio vedere un’ altra volta. Quello che mi interessa, invece, da un punto di visto antropologico, è farvi capire come è in grado di combinarsi la gente ogni volta che c’ è una festa nazionale, ma in particolare il giorno della Regina che oggi è stato anche l’ ultimo. Dal prossimo anno avremo il giorno del re a  maggio.

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Mi dispiace solo non potervi far sentire la colonna sonora che gli hanno dedicato a metà strada: un medley di oldies goldies che a chi l’ ha pensata era da fargli fare un giro di chiglia del veliero da cui l’ hanno cantate: da Vluchten kan niet meer (non si fugge più, molto adatto per uno che ha appena giurato) a una rielaborazione per fisarmonica e carillon di canzoncine per bambini tipo Sinterklaas kapoentje, che uno si può dire eh, no, i regali non ce li porta lui, siamo noi che stiamo pagando la festa e le bandiere, e le bandierine e le magliette arancioni che avete distribuito nelle scuole elementari ed è stata una bella mossa perché un bambino su due ieri le indossava (gli altri avevano altre robe arancioni addosso più fantasiose), ma godiamoci la festa e non stiamo lì a sindacare, Ambarabà ciccì coccò e delizie nazional popolari tipo Geef mij maar Amsterdam, cantata a pieni polmoni dalla folla festante e di cui vi avevo parlato anche qui.

(OK, da qui avrei voluto inserire le nostre foto fatte durante la sfilata, ma cicca, devo avere il piccì repubblicano perchè ancora non si degna di sputarle fuori e farmele vedere).

Che gli amsterdammer sono sboroni, sarcastici, ma anche dei teneroni dal cuore d’ oro e insomma, anche l’ orario di questo omaggio della folla festante dalle rive alla famiglia reale vecchia e nuova che sfilava in barca, era azzeccatissimo: dopo una giornata di festa popolare passata a tracannar birre sono tutti felici, festanti e sbandierano entusiasti le bandierine che le ragazze del comitato hanno distribuito per tempo.

E così anche la famiglia Diga al completo sulle rive, a sbandierar bandierine, che visto che la pagano con le nostre tasse questa festa, partecipiamo partecipi pure noi, almeno per giustificare queste prime giornate di sole che uno poteva andare con i bambini al parco a provare le biciclette nuove, se non fossimo stati a riesumare le carte delle tasse.

Però, è stata una bella giornata.

2 comments

  1. Hanno fatto vedere qualcosa anche qui, giustamente è un avvenimento importante. Però il tuo racconto dalla “prima linea” e le foto molto orange rendono davvero bene il clima festoso. E poi questa bionda famiglia reale per i 4/5 al femminile mi sta simpatica …

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