OK, ho due figli maschi e questo si sa. A me è sempre piaciuto un sacco giocare con i maschi da piccola, e secondo me questo aiuta. Le amiche femmine le ho scoperte più tardi nella vita. Non so se sia tutta colpa di mio padre. Diamoglielaqualche responsabilità e qualche colpa pure ai padri.

Insomma, tutta questa premessa per dirvi che oggi è uscito un mio articolo per Genitori Crescono in cui vi racconto un libro che mi è stato, cum grano salis, molto utile. Si chiama Raising sons, in italiano tradotto come Crescere figli maschi di Steve Biddulph.

Il grano di sale lo raccomando a tutti nel leggerlo, in questi manuali ognuno tende a cercarci e trovarci quello che gli serve al momento o che gli conferma qualche sua opinione, e io non ho fatto eccezione. Mi piacerebbe sapere cosa ci avete trovato voi.

A suo tempo nel blog vecchio avevo raccontato anche questo in proposito.

Il bello è che io ho in grossa parte rimosso tutto un periodo della vita dei miei figli tra i 12 mesi di Orso e i tre anni di Ennio. Uno aveva appena iniziato a camminare ecercava regolarmente di buttarsi nel canale, mentre l’ altro si faceva venire tutte le paturnie dei terrible two e terrible three.

Io ai giardinetti, quelle pochissime volte che ci andavamo, perché non ne avevo più il coraggio, ci arrivavo sfinita e speravo solo che si mettessero a giocare con le amichette nella vasca della sabbia per darmi il tempo di raccogliere le forse per poi toglierli via di lì e riportarli a casa. Immediatamente me ne scappavano via uno aest e uno a ovest.

Le amiche madri di femmine mi guardavano pietose e cercavano di dirmi qualche parola buona:

“Eh, è proprio vero quello che dicono, che i maschi sono più vivaci”.

Io annuivo ma dentro di me pensavo: fra dieci anni le femmine preadolescenti le avrete voi e saranno tutti cazzi vostri.

Io sono stata una femmina preadolescente e poi tutta adolescente e infine adulta. So quello che dico. Dio dà, dio toglie. Alleluja. Io adoro i miei maschi, sono una madre di figli maschi, non poteva andare diversamente.

(Mica sarà per questo che certe amichette dei miei figli mi adorano?}

13 comments

    1. No, ma ci pensi, una figlia femmina come me? L’ avrei adorata, of course, ma non sono mia madre, non so come sarebbe finita. Comunque per fortuna mi sono potuta far prestare la figlia della mia amica per guardarci il Royal Wedding a suo tempo, mentre tre maschi di sopra sfasciavano casa. Ci vogliono anche robe da femmina con le femmine, nella vita.

  1. Pensa che io ne ho uno non proprio tranquillo di un anno e già vedo le differenze con le coetanee immobili e simil-adulte, le cui mamme mi guardano con aria compassionevole!
    Pur presagendo quanto mi mancheranno le robe da femmina, realizzo ogni giorno di piu’ che del maschietto letteralmente ci si innamora!

  2. Forse è colpa mia, non so se ho ben capito o ben interpretato questo post. Io ho entrambi, non so se questo mi faccia essere di parte o, al contrario, più imparziale. Però sentire donne, soprattutto donne intelligenti e colte, che si rallegrano di non avere figlie femmine, mi ha sempre molto rattristata. Donne felici di essere donne che però preferiscono non vedere germogliare donne a distanza troppo ravvicinata? Spiegatemi che senso ha che non lo capisco. O solo donne “nemiche” di piccole donne? Non so, questo post mi lascia un po’ allibita, soprattutto questo “Dio dà, Dio toglie. Alleluja. Se guardavate le mamme ai giardinetti godendo al pensiero dell’adolescenza delle ragazze, io penso (senza alcuna cattiveria, giuro), che fra dieci anni le nuore le avrete voi, e saranno affari vostri. Lo dico veramente senza cattiveria, perché io adoro essere mamma sia di maschi che di femmine.

    1. Boh. Io scrivo in un certo modo e magari sbaglio partendo dal presupposto che chi mi conosce o chi mi legge regolarmente sa fare la tara e interpretare quello che scrivo nel modo in cui lo scrivo. Leggendo quello che dici tu mi cadono un po’ le braccia se mi rendo conto che tu l’ hai letto così, ma hai pure ragione tu. Solo che io intendevo dell’altro ed evidentemente non sono riuscita a veicolarlo. Forse vengo da una famiglia con davvero troppe donne, e manco una sorella per me.

  3. che ti devo dire? se avessi avuto solo la prima, mi sarei sentita una di quelle mamme che credono di avere la verità in tasca. e invece è arrivato il amschio e ci pensa lui a farmi sentire una mamma di cacca.
    grazie x il libro, stavo giusta andando in biblioteca

    1. È quello che intendo quando dico dio dà, dio toglie. Mia zia con le bimbe piccole aveva una maggiore problematica, geniale, complessata, che a 10-12 anni la mattina le ciondolava intorno tipo: devo mettermi prima il calzino destro o il sinistro? Voglio il latte o voglio il te? Mi pettini, ecc. mentre la piccola le piombava in camera allegra, vestita, mangiata pronta per un bacio e felice di andare incontro al mondo. Crescendo, l’ esatto contrario. Dipende molto poco da noi, in realtà.

    2. comunque mamma di cacca a chi? Sei una mamma fantastica, tuo figlio ne è la prova, adesso se ti rassegnassi a lasciargli l’ eutonomia per fare i suoi sbagli, magari ti passa la cacchitudine.

  4. ho tre figlie femmine ormai grandi, ma che vivono ancora con me. alle volte è pesante tutto il femminino dentro una casa e nessun maschio, altre volte è un riconoscersi in piccole donne che crescono. non so com’è allevare maschi, a me fanno pena le madri dei maschi quando questi si sposano e le nuore se li portano via. io sono stata una pessima nuora, lo riconosco dopo molti anni, sono 13 anni che non vedo più mia suocera e il suo diletto figlioletto : forse avesse evitato di allevarlo come fosse stato un principino ne avrebbe fatto un uomo felice.

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