Son finiti i giorni cupi! (No, non sono della Roma). Però la fine di febbraio/inizio marzo si vede benissimo che l’ inverno sta finendo, anche se certi anni ti becchi ancora le bufere che fanno fuori qualsiasi velleità di fioritura che un povero tulipano poteva essersi fatto, evvabbè, sono errori di verifica. Quello che voglio dire è che finalmente si stanno allungando le giornate.
Ce ne siamo accorti perché a un certo punto, quando uscivamo alle 8 per andare a scuola non era più così buio. E adesso c’ è addirittura luce alle 7, quando ci svegliamo. Un motivescional non da poco (se poi ci lasciassero in pace con le ore solari e legali, che ogni volta sono uno strasbattimento, ecco, magari, sarebbe pure meglio).
Ma in fondo è esattamente il motivo per cui tanti anni fa, con i figli piccoli e senza lavoro fisso se non stagionale estivo, io cercavo di tornare a casa in Italia proprio a metà febbraio. Perché il punto di cesura è lì, a metà febbraio. Tornavo lasciandomi alle spalle i giorni corti e già in Italia eravamo molto in anticipo e in ritardo con le albe e i tramonti e me li godevo tutti, mi godevo questo extra di luce all’ improvviso. Mi alzavo la mattina a casa dei miei e mi vedevo certe albe belle sull’ Adriatico, di sguincio tra un paio di palazzi avanti a noi, ma le vedevo (adesso ci hanno fatto una megaspeculazione edilizia, casa dei miei l’ hanno buttata giù per farci un progetto che non capirò mai, non capisco i palazzoni filo strada senza neanche un cm. di marciapiede, sarà un limite mio, fine digressione nostalgica).
Poi tornavo in Olanda ed erano bastati quei 10 giorni per ribaltare la situazione, le giornate si erano allungate clamorosamente quassù e avrebbero continuato fino a tutta l’ estate, in un tripudio di alzate all’ alba che non mi pesano più e seratone.
Basta un confronto. Se oggi l’ alba è alle 7.23, fra 15 giorni sarà alle 6.53.
No, ve lo dico, una discesa, ma veramente tutta discesa.
Poi dico che sono metereopatica.
Van Bernakka tu si
eh, no, questo vuol dire anche la fine del blogging compulsivo che mi viene quando è buio per reagire alla depressione.
Ennò che c’hai tutti i post da scrivere quando eri in Italia e pure sconnessa
Eh ue’, ci sara’ pure qualche vantaggio a convivere col clima cosi’ fuori di testa. Con tutto il freddo che c’e’ stato quest’inverno e l’acqua dell’estate scorsa, non sarebbe affatto male se quest’anno ci regalasse una lunga e luminosa estate (cioe’, anche un pochino calda, diciamo). Io ne ho bisogno e ce lo meriteremmo proprio.
Dome, mi dici molto bene, perchè quest’ estate pare che non andiamo in vacanza e sinceramente se viene tutta l’ acqua delle due scorse io mi affogo nel canale. speriamo sia come dici tu.
Ti capisco, abito in UK da 5 anni e divento sempre più metereopatica.
E io che credevo di non poterlo mai diventare…
Che sollievo vedere il passaggio dall’inverno alla primavera!
Anche se avremo ancora chissà quante giornate ‘fluttuanti’…
Ciao!
Mi trasferii. a Wageningen il 26 febbraio del ’98. All’arrivo il tempo era grigio e piovoso, ma dopo un paio di giorni esplose una primavera gloriosa come non la vedevo da quando. ero traslocare dai piedi delle dolomiti alla bassa padana . Fiori, vento e cieli blu . Mi innamorai all’istante .
Eh, noi metereopatici e le nostre passioni improvvise e improvvide
che poi quando commento col telefono, e mi faccio tentare dal T9, scrivo cavolate….era “traslocata”, ma si era capito…