“Sai mamma, mi faceva Orso ieri sera nel lettone, io a scuola di solito non faccio niente, ma ieri quando è venuto quel signore a guardare mi sono messo subito al lavoro e fingevo di darmi tanto da fare, perché voglio la festa”.
Stamattina abbiamo portato insieme Orso a scuola perché c’ era una festa. Ieri la commissione visitatrice ha completato le ispezioni e ha conferito alla scuola De IJsbreker la certificazione come scuola secondo il metodo Dalton. Diciamo che per la sua breve esistenza di un anno e sette mesi è un bel risultato, normalmente le scuole hanno cinque anni per mettersi in regola. Siamo andati quindi a festeggiare con ciambellone, champagne per bambini e succhi di frutta, l’ amichetto L si è presentato i giacca blu gessata, camicia bianca e cravatta, altre bimbe inauguravano i vestitini fiorati delle feste, abbiamo lanciato mazzi di palloncini che facevano un bel vedere, per quanto io sia contraria visto che stiamo lanciando monnezza che ricadrà non sappiamo dove, forse in acqua, ad ammazzare uccelli e pesci. Ma lo so che sono io e il maschio alfa ha fatto foto e video dei palloncini che vi aggiungerò.
“Nostro figlio si considera imbrogliato” riferisce il capo dopo aver recuperato Orso e L. che si stavano arrampicando sulla cancellata della scuola dal lato del canale.
“Perché?”
“Ha detto che quello del rinfresco non è vero champagne ma succo di mela con le bollicine”.
“È figlio di sommelier, che ci vuoi fare?”
L’ altro giorno poi siamo andati a Landsmeer dal ferramenta e per strada guardavamo le casette oltre il canale.
“Belle le casette, vero?”
“Ma quella è una villa. Sai mamma, la voglio anch’ io una villa”.
“Come mai, cosa ci vuoi nella villa?”
“Perchè avremmo la piscina e il maggiordomo e allora anche a me e Ennio dareste una paghetta settimanale più alta”.
Io veramente devo disdire l’ abbonamento al Donald Duck, trovo che zio paperone abbia una pessima influenza su mio figlio. E comunque tutte e tre le citazioni qui sopra, so che stanno cercando di dirmi qualcosa sul mio secondogenito, ma non riesco ancora a capire cosa.
Comunque oggi andiamo per l’ ultima volta allo zoo a salutare gli animali, da quest’ anno abbiamo il pass dei musei e non più quello di Artis. Ci siamo sempre andati troppo poco, ma già mi dispiace non poterci andare più tanto facilmente.
Eccolo là, diventerà un imprenditore capitalista sterminatore di terre fertili. Oppure un palazzinaro. 🙂
Ma no, vuole scrivere al sindaco di Amsterdam per chiedere che smettano di costruire ovunque a danno della natura.