Nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso, nel borgo antico di Ofena, c’è una casa che ha attraversato i secoli trasformandosi, come solo le case vive sanno fare. È nata, si dice, come parte di un convento, poi è diventata osteria e trattorja, luogo di incontri, di affari e di accoglienza. Infine è diventata casa di famiglia, e oggi torna ad aprirsi al pubblico come spazio culturale e di relazione.

Ofena narrante è il nome che raccoglie e rilancia tutte le attività che si intrecciano tra queste mura: lettura e scrittura, arte e artigianato, cucina, memoria e convivialità.

Un progetto fluido e in divenire, fatto di eventi, corsi, incontri, archivi, mostre. E allo stesso tempo un luogo solido, radicato, che onora la trasmissione dei saperi: colti e popolari, scritti e orali, femminili e familiari.

La Biblioteca Filomena Silvestrone

La biblioteca custodisce testi antichi e moderni, letture familiari, scritti di autori locali (tra cui Antonio Silveri, Nicola Moscardelli e Amelia Silvestrone Cavicchia, oltre a scritti della stessa Filomena), e continua ad accogliere nuovi volumi e donazioni. È aperta al pubblico durante eventi e attività.

Ospita una collezione mista: libri antichi e moderni, letture di famiglia, narrativa, saggistica e scritti di autori locali in italiano e altre lingue. Nei periodi di attività è aperta al pubblico per consultazione e iniziative.

Scrittura, lettura, parola

La casa ospita ritiri e laboratori di scrittura in italiano, inglese e altre lingue, come La mente accanto e le sessioni di scrittura meditativa. Alcuni fanno parte del festival Itinera – festival del libro di viaggio e altri percorsi, altri sono programmi residenziali ideati in modo indipendente.

Ogni anno accogliamo anche giornate di lettura condivisa, open mic, scrittura autobiografica e laboratori dedicati a chi scrive, legge e ascolta. In estate, le attività si svolgono spesso all’aperto, tra natura, terrazze e sentieri.

Arti, mestieri, memoria attiva

Ofena narrante ospita anche mostre di arte visiva, in collaborazione con esponenti della famiglia e del territorio: pittori, illustratori e artisti legati al paese e alla sua diaspora, tra cui ricordiamo Piero Liberatore, il figlio di Sestina Silvestrone.

Una delle stanze della casa, detta da sempre “la scuola”, ha ospitato in passato il laboratorio di maglieria di Peppina Silvestrone, dove molte ragazze del paese venivano a imparare un mestiere e a cui Filomena faceva recitare il rosario in latino. Questa eredità si rinnova oggi con laboratori di artigianato, corsi di lingue, cucina e arti applicate, pensati per un pubblico locale e ospiti esterni.

Un luogo che continua a raccontare

Ofena narrante è un invito a riscoprire la parola come legame: con sé, con gli altri, con il passato e con il paesaggio. È una casa che accoglie, conserva e trasforma. È memoria viva che genera nuove narrazioni.

Oggi si apre a scrittori, lettrici, artisti, ospiti temporanei e abitanti del territorio. E continua a crescere: un passo alla volta, una storia alla volta.


Sede principale delle attività: Biblioteca Filomena Silvestrone – via Umberto I, 10, 67025 Ofena (AQ)
Per informazioni: info@madrelingua.com