Cos’è “Bianco, Rosso e Noir”?

È un viaggio narrativo ed enologico attraverso l’Italia più inquieta, più ironica, più reale.
Ogni incontro abbina una regione italiana a un romanzo noir e a un vino del territorio.
Una mappa fatta di parole, terroir, personaggi memorabili, e calici che raccontano più di mille cartoline

È pensato per chi ama leggere, bere con intelligenza, ascoltare storie che scavano sotto la superficie, e per chi vuole vedere l’Italia da angolazioni nuove, tra crimini letterari e identità locali.

Formato degli incontri

  • Durata: 60–90 minuti
  • Lingua: italiano o multilingue (italiano/inglese/olandese)
  • Componenti: introduzione critica + letture ad alta voce + degustazione guidata (opzionale) + discussione
  • Disponibile anche in versione solo narrativa o solo enologica

Dove e come

Bianco, Rosso e Noir si può organizzare in:

  • Librerie
  • Festival
  • Enoteche e ristoranti
  • Circoli culturali
  • Eventi aziendali o privati

Con o senza degustazione, con o senza tavoli, con o senza omicidi letterari (quelli veri li lasciamo alla cronaca).

Chi sono

Mi chiamo Barbara Summa, sono interprete, scrittrice e sommelier culturale.
Porto in giro storie che parlano di identità, lingua, paesaggio e memoria.
Ho creato Bianco, Rosso e Noir perché credo che ogni calice e ogni libro possano raccontare molto di più di quello che sembra.

Per richieste, tappe, collaborazioni: barbara@madrelingua.com

Le tappe del viaggio: autori, vini, territori

Questa è una lista provvisoria da completare, che inizia dai miei autori preferiti e serve giusto per dare un’idea. Su richiesta possiamo ideare altre tappe, con altri vini e altri autori, altre descrizioni dei luoghi. Inizio con i prossimi incontri, sempre in via di aggiornamento, a cui seguono alcune proposte già pronte.

Toscana – Marco Malvaldi, Serie del BarLume
Vino: Morellino di Scansano
Crimini da bar, logica e ironia livornese. E i vecchi, che si sarebbe dovuto ammazzarli da piccini.

Lombardia – Rosa Teruzzi, Serie della fioraia del Giambellino
Vino: Bonarda frizzante
Donne, quartieri popolari e misteri milanesi. Madri e figlie che vivono gli stessi luoghi, ognuna a modo suo.

Milano (altro sguardo) – Sandrone Dazieri, La serie del Gorilla
Vino: Lambrusco (ma con anima punk)
Azione urbana, tra noir e distopia metropolitana. La neurodiversità come superpotere.

Piemonte – Christian Frascella, Serie di Contrera
Vino: Barbera d’Asti
Indagini caustiche, marginalità e sarcasmo torinese. L’immedesimazione delle sorelle maggiori.

Puglia – Gianrico Carofiglio, Guido Guerrieri
Vino: Primitivo di Manduria
Etica, coscienza, giustizia a Bari, e l’eterno eroe maschio che piace alle donne, meglio se frigide.

Sicilia – Santo Piazzese, La Marca VS Spotorno
Vino: Nero d’Avola o Etna Rosso
Palermo colta, disillusa, tra borgate e memoria, uomini taciturni e donne sfiorate dal miracolo

Calabria – Mimmo Gangemi, Il giudice meschino
Vino: Cirò Rosso
‘Ndrangheta, disincanto e autoironia

Abruzzo – Antonio Manzini, Ben Pastor, Romano De Marco, Sguardi diversi da dentro e da fuori
Vino: Cerasuolo
L’Aquila, Assergi, Alta Val di Sangro, tensioni e memoria del paesaggio nel cuore degli Appennini

Marche – Bianco, rosso e verdicchio pare brutto?
Vino: Verdicchio dei Castelli di Jesi
Lavoro, cronaca e noir sociale

Valle d’Aosta – Antonio Manzini
Serie di Rocco Schiavone
Vino: Blanc de Morgex et de la Salle
Spaesamento alpino e cinismo sottozero

Liguria – Bruno Morchio, Bacci Pagano series
Vino: Rossese di Dolceacqua
Camogli, Genova, malinconia e intrighi portuali

Molise – Patrizia Morlacchi, Hanno ammazzato il Guercio
Vino: Tintilia del Molise
Corruzione, fatalismo e identità contesa

Bonus: Marsiglia – Jean-Claude Izzo, Trilogia marsigliese
Vino: Bandol rosso
Mediterraneo noir, nostalgia e lotta, se non ti suicidi dopo averlo letto, di certo ti attacchi alla bottiglia. Questo incontro è il miglior antidoto al noir de noir di Izzo.