Il fai-da-te non solo è un’ attività utile e necessaria, ma talvolta è indispensabile. Purché vi ci si dedichi in perfetto stile. Ultimamente ci siamo dati alla manutenzione di casa e sono riuscita ad applicare il metodo manicure applicato ai lavori di fino. Perché una manicure impeccabile e heavy-duty è indispensabile alla moderna bricoleuse.
Non confondetemi con quella sciacquetta della mia gemella, la casalinga pigra, che si limita a spolverare i cassetti e ci fa pure un trattato di là. La vera bricoleuse si riconosce per l’ utilizzo di materiali pesanti e per il fatto che su tutti i ferri del mestiere, tenaglie, chiavi esagonali, chiavi inglesi e pinze, ma anche i trapani, i seghetti, le smerigliatrici fa incidere le proprie iniziali e lo stemma araldico.
E la smerigliatrice piccola, qui lo dico e qui lo nego, con i dischi adatti è una mano santa anche per la manicure rapida, purché usiate la grana 560.
Una parte fondamentale della manutenzione era la verniciatura degli infissi. Questo è un lavoro che facciamo a rate e infatti su alcuni infissi ci eravamo dimenticati di staccare l’ anno prima il nastro protettivo. In altri ce ne eravamo ricordati ma erano rimaste le tracce dell’ adesivo. Il momento ideale per fare una piccola analisi comparativa: metà dell’ infisso ho provato a ripulirlo con la trementina e l’ altra metà con lo sticker remover applicato a pennello.
Risultato? Una schifezza entrambi. Inoltre la trementina mi intaccava lo smalto.
Allora mi sono attaccata alla borsetta, vero refugium peccatorum, ho tirato fuori la scatolina dei pads imbevuti di solvente per unghie e ho trattato le tracce di adesivo con queste. Sono letteralmente saltate giù da sole e solo nei punti più coriacei è stato necessario dare una grattatina. Anche qui, sempre per motivi scientifici, no trattato metà col raschietto apposito e metà con le unghie precedentemente trattate con lo smalto alla polvere di diamante effetto indurente. Ve lo devo proprio dire cosa ha funzionato meglio?
Anzi, siccome i pannellini di vetro sul portoncino li hanno sigillati con un’ orrendo silicone nero che francamente fa a botte con il color Tallow di Farrow & Balls con cui abbiamo verniciato l’ interno, ho scoperto che basta passarci un’ unghia al diamante sopra, e si taglia di netto e con maggior precisione che con qualsiasi cutter. Che poi il vantaggio dell’ unghia è che non riga il vetro come l’ acciaio.
Se quindi anche voi state per avviare lavori in casa, il mio suggerimento è di cominciare col farvi una manicure come si deve, che è sempre un investimento che ripaga.
Eh, se mi chiedevi un parere, da figlia di falegname impiegata spesso come aiutante del papà, ti avrei suggerito da subito l’acetone per unghie 🙂
Torna buono pure per togliere le sbafature di “colla da falegname giallasta celeberrima iniziante per B” dagli arredi in fòrmica. Da non usare assolutamente su mobili lucidati a mano e plastica. 😉
l’ arte di tata è mieza mbarata, è proprio vero.
yep!!! 🙂
beh, se in futuro avessi bisogno di dritte su cose inerenti la falegnameria, adesso sai a chi chiedere 😀