Non è stato un inverno rigido con temperature sotto lo zero per giorni e giorni. Ha nevicato un paio di volte, ma rispetto alla norma ci sono anche stati molti giorni di sole. Certo, quando leggo che a Pescara e Ofena ci sono 20 gradi qualcosa la penso, ma me la tengo per me.
Però la settimana scorsa, partiti al mattino con la nebbiolina grigia, Ennio da mettere sul bus mentre io andavo a tenere un corso di interculturalità, che uscire di casa per lavorare mi fa sempre bene, il tempo non prometteva granché. Invece usciti da un ufficio buio mi ritrovo il cielo blu, le gemme che sbocciano e tutto questo sole. Il collega trainer mi ha persino baciata per salutarmi, che ormai siamo in confidenza.
Sono andata a riprendermi il figlio dall’ amichetto, passando insieme per il mercato, riprendendoci un autobus per la stazione e fantasticando quanto mi piacerebbe avere un lavoro che mi permetta di uscire insieme la mattina e passare a riprendermelo quando esco.
E le giornate si sono allungate, me lo fa proprio notare lui:
“Guarda quanta luce c’ è ancora” quando arriviamo alla stazione e si, le cinque sono proprio passate da un pezzo.
Mi dico che sembra proprio la prima giornata di primavera. Poi che c’ entra, lo so che l’ inverno tornerà almeno altre due o tre volte, che qui si dice che: maart bijt in z’n staart (marzo si morde la coda), e april doet wat hij wilt (aprile fa come gli pare) e che quindi prima di tirare il fiato in genere aspettiamo il 30 aprile, giorno della Regina e quest’ anno per l’ ultima volta.
Infatti Beatriciuccia nostra abdica, Willem-Alexander lo installano l’ ultimo dei giorni della Regina e il comune di Amsterdam offre tutta la propria collaborazione per fare dell’ incoronazione una grossa , ordinatissima festa, che l’ ordine pubblico mica è un’ opinione. Sarà un carnaio spaventoso, ve lo dico subito. Avevo rinunciato a scendere in Italia per le vacanze di maggio, ma ci sto ripensando.
E dall’ anno prossimo ci cambia la festa nazionale e non potremo mai più dire che solo dopo la festa della Regina è finalmente primavera. Pure i modi di dire si evolvono. Diventerà la giornata del Re. Non ci sono più le stagioni di una volta, signora miiiiiia.
Infatti negli ultimi giorni ci sono stati tuoni e fulmini, e stamattina aveva rinevicato. Ci siamo fatti strada nella prima luce del mattino (è proprio vero, adesso la mattina alle 8, quando usciamo di casa, c’ è un po’ di luce, non più il buio degli ultimi mesi) arrancando in questa neve granulosa, pesante e bagnaticcia e Ennio ha spiegato:
“Questa neve è paludosa, sai cosa vuol dire paludosa? Che è come camminare nel fango”.
Vada per la primavera paludosa, che ora che è finita la scuola alle 15 già c’ era di nuovo il sole e adesso è scappato e stasera c’ è l’ amichevole Italia-Olanda e Ennio ci va con il padre e tutto il club di calcio, mentre due biglietti per me e Orso al club si sono scordati di ordinarceli e speriamo all’ Arena non faccia troppo freddo, lo devo costringere a infilarsi la maglietta di Cruyff, che da bambino ha iniziato nello stesso club di Ennio, sopra al giubbotto. Perché eravamo indecisi se mettere la maglietta dell’ Italia o quella dell’Olanda, ma stanno nel settore degli olandesi ed è meglio adeguarsi.
“Ma se incontro degli italiani allo stadio, mamma, io poi ci parlo”.
A me basta che non prenda freddo. Gli ho fatto ripassare l’ Inno di Mameli, che canta sulla fiducia visto che capisce una parola su tre.
E in fondo i miei poveri, ingenui tulipani stanno messi peggio di noi col freddo, la neve paludosa e le finte avvisaglie di primavera. Ottimisti. Così mi piacciono. Perché per l’ ottimismo ci vuole uno sforzo di volontà, a piangerci addosso ci viene spontaneo. Bravi i miei tulipani, adesso vediamo chi vince stasera.
Io ci sarò e sarò nel settore olandese!
Beata te Fra (a proposito, ma te l’ ho mai detto che ho visto i tuoi genitori a Roma? Ma quanto sono carucci)
Eh già, mi ricordo quella luce speciale di febbraio a copenhagen, piena di promesse, lo sentivamo tutti, ci veniva addosso un non so che di primavera…
ci sono stata anni fa alla festa della regina e mi sono detta: “mai più!” davvero bella ma troppe persone mi faceva paura essere letteralmente trasportata dalla marea che poi in Olanda sono tutti alti e io mi sento una tappetta con il mio metro e settanta scarso. Però l’incoronazione ci avevo fatto quasi un pensierino deve essere davvero bella da vedere mai Child sono ancora piccoli e ho paura a mettermi son loro nel carnaio
io sto pensando di scappare in quei giorni, se qualcuno vuole fare scambio casa me lo dica
Se la tua casa ha un balcone di fronte la casa della regina ci stò! 🙂
eeeh, mo, la regina mica vive ad Amsterdam, sta in mezzo agli alberi e nei boschi