Ach, piselletti miei, toccherebbe rintanarsi in una spa tutto il mese per ignorare come the next big worry mondiale al momento sia la scoperta e diffusione del nuovo Coronavirus e del conseguente Covid-19. Timore, terrore e fake news dominano l’opinione pubblica dando modo a molti di estrinsecarsi nei propri pregiudizi e razzismo contro gli asiatici in blocco, e questo, piselletti miei, è una cosa che va arginata. Cominciamo quindi con alcune sane abitudini scientificamente provate contro la diffusione dei virus, che poi avremo forza e salute per occuparci del resto.
Ora io lo so che quando si scatenano le grandi epidemie il primo istinto umano è quello di dare addosso all’untore. Guess what, ognuno è l’untore di qualcun altro, anche in caso di virus meno letali, SE NON LA SMETTETE DI ARGINARE IL COLPO DI TOSSE O LO STARNUTO NELLA MANO. Si, lo so, ci hanno insegnato così. Ma sarebbe cosa migliore starnutirsi o tossirsi nell’incavo del gomito, che almeno è una parte del corpo che usiamo meno per stringere la mano, toccare maniglie, rubinetti ed interruttori e così facendo distribuendo i virus che abbiamo appena con molta creanza sputacchiato nella mano a maggior edificazione del popolo. Che se uno sta male si ficca a letto e forse si legge un buon libro invece di spaccare le vetrine al ristorante cinese sotto casa, ma se fa a meno di ammalarsi di Coronavirus o altro per motivi evitabili è meglio.
Regola numero 1) Starnutitevi e tossitevi nel gomito e non nella mano
Poi ricordo un’altra piccola regola sottovalutata ma più utile delle mascherine, delle cure magiche, dell’antibiotico a pioggia autoprescritto e dei baci con la lingua random: lavarsi le mani spesso e bene. Sarebbe cosa buona e giusta farlo dopo ogni starnuto bloccato con la mano, ma cosa lo dico a fare. E lavarsi le mani significa togliersi gli anelli e altri ammennicoli, possibilmente pure i piercing alla manicure che se non altro hanno di buono che sono passati di moda, strofinarsi bene con il sapone, possibilmente disinfettante se proprio siamo in piena psicosi da germe assassino, asciugarsi con l’aria o le salviettine di carta usa e getta. Che peraltro sono indispensabili pure per chiudere il rubinetto se usate bagni pubblici, ed eventualmente aprire e chiudere le porte degli stessi senza toccare la maniglia già contaminata da tutti quelli che l’hanno toccata prima di voi E DI CUI NON SAPETE SE SI ERANO LAVATI LE MANI.
Regola numero 2) Lavatevi le mani spesso e bene
Ora passiamo ad alcune delle pulizie di casa di cui so per certo – e per esperienza – che non è che le facciamo tutti i giorni, ma neanche tutti i mesi e chissà, forse nemmeno tutti gli anni. Qui se lo gradite vi torna utile quell’amuchina che tenete per scaramanzia nella borsetta pur di non lavarvi le mani nei bagni pubblici che blah!. Vi prendete un bel pannetto in microfibra e lo imbevete del prodotto di pulizia che preferite, sia amuchina, sia varechina, sia ammoniaca diluita con acqua se mi andate sul tradizionale, o un ammazzagermi moderno di vostro gradimento. Vanno bene pure le salviettine pulenti e disinfettanti usa e getta, tanto la differenziata la fate voi. E procurativi i mezzi, vi mettete sistematicamente a pulire: tutte le maniglie interne ed esterne di porte e finestre di casa. I pomelli dei mobili. I tasti del pianoforte. Gli interruttori. I rubinetti. Il pomolo in ebano o avorio del bastone da passeggio e degli ombrelli. Fatto? Allora spegnete il telefonino, toglietegli la custodia, bagnate un panno in microfibra e strizzatelo fortissimo, metteteci un paio di gocce di detersivo per i piatti e lavate bene bene il telefonino, compreso lo schermo, ma attenti a non insistere troppo con il panno bagnato vicino ai buchi delle varie prese, asciugatelo bene con lo scottex e dice che basta. Attenti a non usare alcol o disinfettanti sullo schermo perché danneggiano lo strato che c’è sopra. Adesso che avete fatto tutto potete andare a lavarvi le mani and we call it a day.
Regola numero 3) pulite sistematicamente tutto quello che in casa viene toccato spesso con le mani: maniglie, interruttori, pomelli, rubinetti.
Bastano queste semplici misure, che spero per voi diventino delle buone abitudini da inserire nella vostra routine, se già non ci sono, per evitarvi morte e pestilenza. Poi se preferite l’Asian bashing e le mascherine comprate dai cinesi, posso solo dirvi: peste vi colga.
Grazie per il pro-memoria!
Comunque a ben vedere i dati (dispongo di fonti cinesi) sono circa 100 mila gli ammalati (tra quelli accertati e quelli messi in isolamento per sospetto) i morti sono veramente pochi in percentuale. Finora mi dicono 300 morti. Considerando che una parte di questi erano anziani, direi che e’ meno aggressivo di una normale influenza annuale. Ponendo questi dati come base per trarne un giudizio, qui e’ evidente che si tratta piu che mai di un virus politico.
Mi vien in mente quel interessante libro scritto da Carlo Maria Cipolla – il Burocrate ed il Marinaio-,
un saggio storico sulle abitudini italiche dei secoli XV-XVI a proposito dei rapporti commerciali tra il Gran Ducato di Toscana, il Regno Unito e altre Potenze europee.
Ad ogni lite per i prezzi delle merci scambiate via mare (dall’ Inghilterra importavano vitellini in barile ed esportavano vino e olio) aumentavano le restrizioni per la quarantena.
Se il prezzo delle merci era troppo alto, il Duca dava disposizione di fermare la nave inglese in apposito luogo del porto e guardata a vista dai soldati, per impedire agli inglesi di scendere o di ripartire. Chiaramente dopo un mese quei poveretti avevano necessita’ di rifornirsi di alimenti o per lo meno di lavarsi con acqua potabile. Cosi erano costretti a svendere le loro merci a prezzi piu bassi.
Questo meccanismo era diventata un abitudine, al punto che il burocrate di turno spesso minacciava la quarantena se gli importatori non avessero “lubrificato” gli ingranaggi della burocrazia. Una tassa privata insomma….
Fatti del genere erano piuttosto diffusi in Europa a quel tempo, non a caso scoppiavano guerre un giorno si e l’ altro pure.
Questo ci mette in guardia dal non esagerare con la pressione, tutte le pentole prima o poi esplodono se messe in pressione, anche la paziente pentola cinese.
Anche se a ben vedere, l’umano dimentica facilmente le lezioni della Storia e quando si tratta di Fiorini e Ducati e’ sempre pronto ad usare la spada piu che l’ amuchina. Ahi noi!
Saluti e Salute.
Luk
Mia mamma appena ha sentito di questo virus in TV è andata nel panico e pensava che sarebbe arrivato in Italia in pochissimo tempo, pensa che voleva persino che mandassi mia figlia a scuola con una mascherina visto che ha alcuni compagni di classe cinesi.
che guaio le informazioni sensazionalistiche, si mette paura alla gente senza insegnargli invece le precauzioni utili,spero che tua mamma si tranquillizzi.