Radio Onda Italiana ad Amsterdam da quasi vent’ anni è mandata avanti da un gruppo di professionisti, tutti volontari. Pensate alla costanza che ci vuole per metter su un ottimo programma di contenuti al mese, soli soletti, facendosi da redazione, regia, segreteria e manovalanza varia. Ci autofinanziamo e le birre agli ospiti le offriamo noi.

In qualche modo però un pubblico affezionato siamo riusciti a ritagliarcelo.  I dati si vedono soprattutto da quando Salto, l’ emittente che ci ospita, ha vivaddio messo lo streaming: Immagine

sono più gli ascoltatori italiani che quelli dall’ Olanda. Forse è la dimostrazione che quando ci sono contenuti interessanti messi insieme da qualcuno che è veramente interessato all’ argomento, che si va a cercare le persone da intervistare (cercatevi su Internet l’ intervista di Roberto Bacchilega con Pippo del Bono, per esempio) e gli fa domande che ad altri non vengono in mente.

Da questo punto di vista uno dei miei momenti di gloria è stato quando Giorgio Locatelli verso la fine di un’ intervista che aveva sforato di almeno tre quarti d’ ora, e dopo tutta la parte istituzionale e il dovecomecosaquadnochi, che per fortuna c’ era la mia collega a starci dietro, io sono per le confessioni a cuore aperto, fece una tirata bellissima su quello che ci sta facendo esattamente l’ industria agroalimentare e come ci riesca, concludendo:

“E poi vengono a mangiare da me e pagano conti da mille sterline, perché quello che è buono lo sanno eccome, è agli altri che fanno mangiare merda”. Che non è niente di eclatante, se vogliamo, ma il tono. Il tono con cui lo dice.

Bene, stasera niente personaggioni di grido e niente di eclatante. Vi racconto l’ Umbria, una regione che amo per le tante affinità che ha con il mio Abruzzo, e che poi invece è un posto completamente differente, perchè è la testa degli umbri che è fatta diversamente dalla nostra. Vi racconto alcune donne. Un’ insegnante prestata per passione all’ assessorato cultura e università di una cittadina umbra. Che in 10 minuti risicati mi ha detto più di 30 comunicati stampa. E una matta dell’ agroalimentare. Ma matta con tre T, non con due. Poi vi dico perché. 

Perché in fondo è così, se vuoi sapere qualcosa chiedilo a chi lavora con i piedi immersi nel fango. E le storie di talpe e suggeritori di questi giorni sembrano confermarlo.

Vi incontro stasera su Radio Onda Italiana, come ogni quinto martedì del mese, che sembrano pochi, e lo sono, ma il quinto martedì, che a volte viene e più spesso no e per questo ti scombina le carte, a suo tempo mi è sembrato il giorno ideale da prendermi io.

Ogni martedì sera dalle ore 20 alle 21 su Salto Wereld FM, potete ascoltare i programmi in italiano di Radio Onda Italiana.

Dalle 21 alle 22 passiamo sul canale di Salto Stads FM per i programmi in lingua olandese.

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