Ad Amsterdam e nei Paesi Bassi in genere esiste la tradizione degli orti scolastici. Lo scorso gennaio anche la classe di Orso ha partecipato. Inizialmente con lezioni teoriche in classe, poi con visite ogni lunedì agli orti vicino alla loro scuola per seminare, piantare, diserbare. Abbiamo preparato un cartello che serviva a indicare il suo appezzamento, di altezza definita per evitare che un palo troppo corto lo facesse sparire tra le piante più alte una volta cresciute.
In primavera sono cominciati ad arrivare i primi raccolti: fiori, tuberi, insalata, spinaci.
Un paio di settimane fa siamo potuti andare anche noi a visitare gli orti e ho notato che c’era tantissimo basilico, tanti peperoncini ancora verdi, mais, piante, fiori. Che molti bambini hanno avuto tanta fantasia nel creare il proprio cartello lo avevo notato già il giorno che li avevamo portati a scuola, ma girando tra gli orti ne abbiamo visti di bellissimi.
Oggi hanno una lezione di minestrone, cucineranno una minestra con le loro verdure e si sono dovuti portare dietro una ciotola e un cucchiaio. Io già che c’ ero ho notato che le piante di zucchine hanno molti fiori senza frutto, praticamente rifiuti di giardinaggio, e oggi l’ ho istruito a prendermene qualcuno, tanto la responsabile l’ avevo già allertata che li avrei voluti. La settimana scorsa si era confuso e mi aveva riportato un contenitore pieno di fiori di basilico (belli profumati, almeno quello).
Le conclusioni quali sono? A Orso in genere le verdure piacciono abbastanza, ma ho notato che le sue autoprodotte non hanno avuto questo appeal particolare. I fiori invece si, infatti ne ha moltissimi e si lamenta che le violette che aveva messo sono morte in estate. Allora stamattina gli ho fatto una piccola lezione tra piante annuali e perenni e gli ho spiegato che è inutile prendersela per quelle annuali che sfioriscono a muoiono.
Tutto ciò ancora non si traduce in un suo ruolo attivo nelle quattro piante commestibili che abbiamo in giardino, anche se ieri si è presentato con la zappa in mano, informandomi che gli serviva per eliminare le erbacce (ancora non ho modo di controllare cosa ci abia fatto).
Ma quest’ estate visitando i giardini del castello di Ksiaz ci siamo annusati tutte le rose dl roseto, e abbiamo deciso che uno di questi weekend ce ne andiamo in un vivaio specializzato per prendercene un paio di quelle che profumano tantissimo.
Per quanto mi riguarda io di giardinaggio non so nulla, ma per fortuna ho il mio blog di riferimento che mi aiuta. E comunque questi orti scolastici sono così belli che ho deciso in autunno di rimettere mano al nostro giardino e farne qualcosa di bello e commestibile. Perché se è solo bello e non si mangia, non so se vale la fatica.
Ecco infatti, anche io ero convinta che solo bello non basta e che commestibile è più soddisfacente. Ma dopo aver individuato il pezzettino di giardino che poteva, forse, essere destinato ad orto, dopo aver coinvolto il quattrenne, la treenne e il marito a togliere erbacce, pietre, radici e a dissodare… Ci siamo resi conto che …siamo troppo ignoranti per saperne fare uscire qualcosa ( in venti giorni, che ê il periodo in cui stiamo in quella casa delle vacanze!). E così abbiamo abbandonato. Quindi per me questa cosa degli orti scolastici è bellissima!