Millo del Bar Aurora ad Alba Adriatica e il suo Sofia, con cui ha vinto lo shaker d’ oro
Un attimo di Pausa dal lavoro di starlamento, impacchettamento e svuotamento. “Abbiamo del te?” “No, vai fuori a vedere se c’ è la salvia” “No, c’erano solo delle violette e del lauro”. e con quelle abbiamo fatto il te. Quando siamo arrivati stavamo messi un po’ così. E pioveva ininterrottamente.
Per fortuna le mie editrici della Pianopiano Books Bakery mi hanno dato una scusa per scappare a Roma un pomeriggio a tirarci su a botte di cioccolata e vino.
Da noi i primi giorni di pioggia ininterrotta erano scoraggianti, meno male che i primi fiori di mandorlo un anticipo di primavera lo davano.
Però grazie alla pioggia abbiamo scoperto infiltrazioni che non sospettavo.
Tra cui la brutta sorpresa della mia cameretta da bambina ridotta così. Probabilmente con funghi e muffe interessanti. Visto che da 6 anni, da quando il terremoto ha spostato i coppi del tetto, in quella stanza ci piove (si, le logiche della ricostruzione. Intanto che si svende il territorio alle varie camorre, le case vanno in malora perché i proprietari non possono toccarle e l’ iter è l’ iter).
Ma ho salvato i libri di musica (non ci posso credere di essermi sparata tutti questi solfeggi parlati e cantati. Altra vita).
Per fortuna c’ era Fausto ad aiutarmi. E per fortuna l’ ultimissimo giorno è uscito il sole. Allora ci siamo sparapanzati sul terrazzo, sdraiati su un cartone.
“Fai ‘sto selfie, dai, che mi sento che mi si sono allisciate tutte le rughe.”
Ed ecco pure il selfie.
Domattina riparto. Due giorni sul furgone. Almeno mi finisco un paio di lavori all’ uncinetto.
“Mi sembri Penelope, mi sembri” diceva mio fratello all’ andata.
E per una volta che ho tempo di disfare le cose e mirare alla perfezione, che, non ne approfitto?
Grande, grande mammamsterdam! Fai sognare anche quando parli meno e posti foto un po’ come viene! Quella del muro rosso crepato (immagino la tua cameretta) è davvero poetica!